DAY11: MAI DARE PER SCONTATO IL DOMANI

23 giugno 2020 Faicchio – Telese. Comincio anche questa volta dalla sera precedente in attesa del piatto di bucatini all’amatriciana. 19,45 mi fiondo verso il Paese di Faicchio. Incontro una persona che si dimostra informata sulla situazione “ristoranti & Co” del paese. Allora, giù in Paese c’è Michele che apre mercoledí, qui sotto c’è il Monaco che fa solo pizza, la Cascina nel Bosco è ad un paio di km ma apre solo sabato e domenica. Ti conviene mangiare dal Monaco che oltretutto è a 200 metri. Ok, andiamo dal Monaco. Entro e trovo un nastro bianco e rosso che impedisce l’ingresso ai tavoli: ci dispiace ma facciamo solo pizze d’asporto. Ok, una Margherita e una birra. Corri corri con questa pizza che si raffredda e con la birra che si riscalda! Che shchifezza di cena!

E arriva anche questa volta l’indomani. Sveglia alle 6. Oggi la tappa è breve, soltanto 14 km. Una passeggiata, non riuscirò nemmeno a scaldare i muscoli che sono arrivato. Ma l’esperienza mi insegna che il problema può essere ad ogni passo; mai dare per scontato il domani. E infatti . . . Ma andiamo con ordine. Lascio la mia Camera con la piacevole colazione in compagnia di Vincenzo. No, non è il Vincenzo di Alife. Concetta, la moglie di questo Vincenzo è la proprietaria di Affittacamere Il Colle in cui ho dormito, una bellissima struttura proprio lungo la futura Via Francigena. Entro nel bellissimo paesino, lo attraverso tutto e proseguo verso Telese. A poche centinaia di metri, dopo aver passato il cartello “pere gratis” che qualche buontempone ha messo sotto un pero lungo la strada, devio in un bellissimo sentiero lungo la “Via Latina 328-312 guerre sannitiche”. Sterrata che mi evita di percorrere la strada asfaltata e mi porta ad attraversare la valle sottostante passando su un ponte romano. Purtroppo il percorso è breve e porta sull’ampia strada sottostante. Ma dopo pochi km ancora una deviazione a dx, una stradina prima sterrata e poi asfaltata in fortissima salita. La attacco con rassegnazione cominciando a sudare peggio di un cavallo. Fra un “santa bellonia” (la mia santa di sfogo) e un “ma porc . . .” salgo e salgo sudando e bevendo anzi, bevendo e sudando di continuo. Finalmente dopo un 800m arrivo ad un cancello. È aperto ma, immediatamente dopo, comincia la boscaglia che mi ricorda il tratto sotto la ferrovia del Ceprano-Aquino. Che fare? Tornare indietro? Ma tornare sul percorso che ora, facendolo al contrario, sarebbe in una discesa spezzaginocchia non mi piace. Andiamo avanti e seguo il segnale del GPS che mi sta guidando. Mi apro il varco nella vegetazione perdendo subito il sentiero. Cerco di avanzare a naso ma nel sottobosco di roverelle, sottili liane spinose scendono dagli alberi e mi avviluppano da tutte le parti. Sembrano quasi una ragnatela. Cammino con grande difficoltà facendomi spazio coi bastoncini mentre l’ingombrante zaino rimane spesso incastrato nella ragnatela. Avanzo a passi lentissimi e ad un tratto succede quel che non dovrebbe mai succedere: le gambe e i piedi vengono avviluppate dai fili spinosi ed io mi àncoro ad un ramo che cede. Casco verso il basso del pendio, sento un forte dolore al muscolo tibiale anteriore sinistro e, senza l’appoggio della gamba, batto il ginocchio sulla roccia e lo zaino mi schiaccia una spalla. Resto fermo per qualche secondo bloccato dalla paura, faccio un inventario del corpo muovendo lentamente muscolo dopo muscolo: il viso è salvo, non ho battuto su nessuna roccia o ramo, mi fa male la gamba sinistra e la spalla destra. Resto rilassato nella posizione di caduta. La gamba sinistra si muove e, mia grande preoccupazione perché all’anca destra ho la protesi, anche la destra sembra non aver subito danni. Ancora qualche minuto di relax e, con molta fatica mi metto in piedi. Bene, ora che fare? Sento il rumore di auto in basso. Devo necessariamente scendere e raggiungere la strada. Mi muovo con la massima cautela, devo muovere un passo solo dopo aver fissato l’altro. Come Dio vuole arrivo sul fondo incrociando un altro sentiero. Mi trovo di nuovo sul tracciato secondo il GPS. Provo a seguirlo sperando che il dolore alla gamba passi, faccio un centinaio di metri, vengo bloccato da un altro cancello e, con la morte nel cuore, decido di fermarmi qui. Raggiungo la strada sottostante, mando la mia posizione a Salvatore e gli chiedo di venirmi a prendere. È la prima volta che mi succede di fermarmi in una tappa o in un cammino. Mi salgono le lacrime agli occhi ma è così, mi devo arrendere! È un momento importante della mia vita questo. A pensarci ho avuto una situazione del genere nel mio cammino verso Gerusalemme; ad Ankara stavo per abbandonare. Ovviamente questo percorso che sto facendo non è importante come “Il Cammino di Dio”, ma l’amarezza è più o meno simile. Ora posso capire coloro che sono costretti ad abbandonare un cammino! Ma, soprattutto, capisco che devo ridimensionare il mio ego! Inoltre, quante volte ho detto agli altri di non avventurarsi mai da soli in situazioni complicate? Tantissime volte. E io ci casco in pieno. In pratica ho impiegato 5 ore per fare 6 o 7 km. Salvatore mi è venuto a prendere a Massa di Faicchio e, per prima cosa, mi ha accompagnato sul fiume che passa proprio sotto le finestre di casa sua e sono entrato in acqua gelida immergendo la gamba fino alla coscia. Ora sono steso sul letto riposando, ma oltre alla gamba ho male alla spalla e alla coscia destra. Poteva anche andare peggio!

Ma ora vi voglio parlare di Salvatore Troiano: è un artigiano della creta ma io lo definisco un artista scultore e pittore. Sua è l’idea della piuma simbolo della Via per Mikael. Vive con 4 o 5 gatti e un cane, Pablo. Ho conosciuto Salvatore durante la prima edizione del Cammino dell’Arcangelo, percorso ideato da CAI Foggia e Benevento. Da allora siamo sempre stati in contatto con massima stima. È un ottimo cuoco e anche in quest’arte dimostra la sua inventiva. Oggi ho mangiato, fra l’altro, anche caciocavallo alla brace avvolto in foglie di limone. Una prelibatezza. Ora aspetto la cena ma, soprattutto che passi la nottata. Non riesco a scrivere altro.

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