14 giugno 2020. No, non è il nome di un lido balneare, vuole significare proprio che sono stato a bagnomaria per oggi. Le previsioni non erano brutte ma . . .
Lascio l’accoglienza delle suore alle 6.30. I pantaloni sono ancora bagnati, pazienza! Dalla SS Appia Nuova salgo a Castel Gandolfo e passa la famosa nuvola di fantozziana memoria che assolve al suo compito di rompere le scatole; ma non lo sciacquone come ieri sera, nooo, ora la pioggia cade con leggerezza, con garbo, con delicatezza ed io mi ritrovo cortesemente bagnato. E il gps smette di funzionare, non mi dà la mia posizione. Comincio a chiedere ai passanti mattinieri, qualche ciclista già all’opera ma del percorso della Via Francigena ne sanno tanto poco quanto niente. Al bar aperto chiedo un caffè e mi consiglia di proseguire fino “ai Cappuccini” e poi girare a sinistra. Smette di piovere e non trovo la deviazione a sinistra. Proseguo sull’asfalto fino ad incontrare due ciclisti appena arrivati con l’auto e pronti ad iniziare la loro ciclata. Mi suggeriscono di prendere quell’imbocco di sentierino sulla sinistra che mi porta sul lago. Seguo il consiglio: un bellissimo sentiero, magari un po’ troppo ripido vista la pioggia appena caduta. Rischio di scivolare nei vari dirupi ma vado avanti con piacere anche perché si inoltra nel bosco che mi protegge dalla pioggia che ha ripreso con la stessa gentilezza del mattino. Arrivo ad incrociare il capace sentiero del lago. È frequentatissimo da corridori e bikers. Io sono l’unico che cammina e, perciò, devo scansarmi e lasciare il passo a chi è più veloce. Continuo con tutti questi stop and go con la pioggia che stoppaengò anche lei. Devo strizzare continuamente il fazzoletto di spugna che tengo sulla spalla destra e che mi serve per asciugarmi il sudore della fronte: se lo uso mi bagno! Finalmente il sentiero sbocca sulla SS dei laghi. Chiedo al primo intervistato che mi dice che devo tornare indietro di 2 km fino a Nemi per intercettare la Francigena; il secondo mi dice che il Cammino è parallelo alla strada dei laghi ed è appena sulla destra. Nel bar alcuni ciclisti mi dicono che è meglio continuare dritto sulla SS dei laghi fino a Velletri che con questa pioggia loro evitano i sentieri. Mi pare di capire quanto ho già capito nella Francigena nella provincia di Foggia, e cioè che pochi sanno cosa sia e nessuno sa esattamente dovè. Credo di avere spesso avuto delle idee socialmente innovative: nel 2011 incontrai le Istituzioni della Regione Puglia per coinvolgerle nel progetto Via Francigena che già stavo imbastendo. Mi dissero che non la ritenevano un “prodotto turistico valido”. L’anno successivo, in fretta e furia mi chiesero il tracciato del mio percorso che avevo fatto fino a Brindisi perché era urgente inserirlo nel master plan che il Ministero stava preparando sulla Via; ora sto lavorando ad un progetto con cui fare entrare il Cammino nelle scuole, ma mi pare di capire che, oltre che nelle scuole, bisogna entrare nei paesi, fra la società con comunicazione battente, pubblicità efficace. Mi ha stupito ieri percorrere l’Appia Antica, il più bel percorso storico al mondo, senza un benchè minimo segnale che informasse sulla Francigena che ci passa sopra. Ma sono io che sbaglio nei ragionamenti? Mah! Torniamo a noi: decido di continuare sulla strada asfaltata dei laghi visto che sono bagnato da ieri sera e qualche dolorino comincia a farsi sentire. Pessima decisione! Questa via ha un’intensità di traffico notevolissima la carreggiata finisce dove finisce l’asfalto. Praticamente l’eventuale pedone cammina sulla striscia bianca di sinistra che termina su rovi e piantagioni di ortiche giganti. Ogni volta che arriva un’auto di fronte devo entrare in questa vegetazione per evitare di essere investito. Nella curva a sinistra devo essere veloce a scansarmi perché la macchina che viene in senso contrario mi appare all’ultimo istante. È snervante ma sono cosí arrivato a Velletri. Mi sono perso il bosco che era uno dei motivi della mia venuta in ciociaria. Ma non tutto è andato male: telefono al primo numero per l’accoglienza che continua a non rispondere, ma il secondo 3477109886 tentativo è un successo.
~ salve, B&B Chez Raz sono Paola~
~ salve Paola, sono Michele, un pellegrino e cerco ospitalità a Velletri, mi dici il prezzo del letto e l’indirizzo? ~
~ 15 € con prima colazione. Siamo in via della Caranella 41. Siamo a 1 km dalla Francigena. Se sei stanco ti vengo a prendere. Ok, ci incontriamo a P.za Garibaldi. Ho una panda rossa~
Ci incontriamo e, con le dovute mascherine, mi porta al suo B&B. Molto molto bello e molto funzionale (guardate le foto), ma soprattutto anche lei ed i suoi figli sono camminatori e ha adibito una parte delle due villette a ospitalità povera. Tutto perfetto. Queste sono le persone che faranno il futuro della Via Francigena. Intanto segnatevi il contatto che può servire. Non ho altre cose da dire se non che sono stanco ed ora voglio riposare. A presto.


















